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Home | Portfolio | Chiesa di Sant'Apollinare in Frazione Serralta
Dati Generali

Data: Novembre 2003
Località: San Severino Marche (MC)
Tipologia:
Edilizia sacra
Prestazione:
Progettazione
Direzione lavori
Attivitą specialistiche:
Restauro
Strutture
Geotecnica
Impianti elettrici e speciali
Coordinamento sicurezza
Stato dell'arte:
Opera realizzata




Chiesa di Sant'Apollinare in Frazione Serralta - San Severino Marche (MC)


Restauro e miglioramento sismico

       (Scheda aggiornata al: dic.2007)

  • Committente: Curia Arcivescovile Camerino-San Severino Marche (MC) 

Così scrive Don Otello Marcaccini di Serralta, nel 1972: ”…non vi è più la torre, come pure sono poche le tracce del circuito murato. È rimasta solo la porta d’accesso ad una rocca in cui fu costruita l’attuale chiesa. Si attraversa la porta e si è subito in una piazzetta circondata dalla canonica e da altre abitazioni private.”
Così dunque ci appare la chiesa parrocchiale di Serralta e i suoi annessi. Sorge, come detto sopra, sui resti della rocca superstite del castello. Essa si addossa, internamente, alla porta castellana e ingombra, in maniera prepotente, la già ristretta corte. Il suo campanile pone le sue fondamenta su una torre perimetrale, che difendeva il fronte occidentale di questo modesto castello. La parete destra, l’abside e il campanile a torre sono in mattoni faccia a vista, mentre la facciata è intonacata: su di essa si aprono l’entrata principale e una finestra a lunetta sopra la cornice marcapiano in mattoni.
Internamente ha una pianta ottagonale il cui ritmo è scandito da una sequenza di paraste, addossate alle pareti. Il presbiterio è diviso dall’aula da una balaustra in pietra di gesso e presenta una pianta di forma pressoché quadrata. L’aula è interamente coperta da una volta a padiglione decorata a tempera con l’immagine degli evangelisti. Le pareti sono decorate a tempera con lesene scanalate che inquadrano campiture a finto marmo. Il presbiterio è coperto da una volta a botte anch’essa decorata a tempera con dei finti lacunari, che racchiudono al centro l’Agnello, simbolo del sacrificio di Cristo.
L’apparato pittorico risale ai primi anni del 1900 ed è stato realizzato dal decoratore sanseverinate Clivio Luchetti. Le pareti longitudinali della chiesa sono interrotte dalle due cappelle laterali.
Sul lato orientale della chiesa si sviluppa il corpo a forma trapezoidale che ospita le stanze della canonica, su tre livelli. Il piano interrato interessa solo una porzione dell’edificio.
Il campanile svetta al di sopra della chiesa, sviluppandosi su una pianta quadrata, uno dei lati della quale coincide con un lato corto dell’ottagono della chiesa, dalla parte verso il presbiterio. Si conservano elementi gotici all’interno del campanile, come un arco a sesto acuto, che troviamo al piano primo, segno della preesistenza medievale e l’apertura tamponata dell’antica troniera, nel sottotetto della chiesa. Al di sopra del fornice sud un mattone con incise le cifre romane CLMM ne ricorda l’edificazione nel 1850.


 
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