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NUOVA CASA E OSPEDALE DI COMUNITA’ – Langhirano (PR)

La struttura esistente, il “Centro per le cure progressive Pietro Coruzzi”, non risulta più adeguata da sola ad ospitare la funzione sottesaa causa delle conseguenze della crisi pandemica Covid-19 e dell’aumento del Tasso Standardizzato di Ospedalizzazione, il quale ha subito un significativo incremento rispetto alla media regionale. Il progetto si inserisce nello specifico all’ interno della componente Missione 6 “Salute” prevista all’ interno del PNRR, Il Piano nazionale per la ripresa e Resilienza (traduzione al livello nazionale del nel NEXT Generation EU). La missione M6C1 ha come finalità il potenziamento dell’assistenza sanitaria-intermedia, da attuarsi attraverso la realizzazione di una nuova CDC e di un nuovo OSCO.

L’intervento avviene secondo lo sviluppo seguente:

1. demolizione dell’attuale corpo basso monopiano (con funzione di camera mortuaria e ingresso) del Padiglione Coruzzi, e relativo locale tecnico interrato, per ca 500 mq totali;
2. edificazione del nuovo Padiglione CDC-OSCO a 4 livelli (di cui uno tecnico) e corpo di collegamento, basato su di una distribuzione a corpo triplo;
3. ristrutturazione parziale del Padiglione Coruzzi esistente con interventi puntuali.

Il nuovo Padiglione di 1.800 mq ca ospiterà, in estrema sintesi:

• CDC al piano terra, oltre al nuovo ingresso del Pad. Coruzzi / OSCO;
• OSCO ai piani primo e secondo;
• area tecnica al piano terzo.

Nella struttura, una volta ampliata e riqualificata, saranno presenti n. 44 p.l., oltre ad ambulatori e servizi.
Lo sviluppo volumetrico e di facciata del nuovo edificio richiama i padiglioni esistenti, al fine di inserirsi in modo armonico all’interno dell’area socio sanitaria che si colloca nella zona paesaggistica del Castello di Torrechiara e del Torrente Parma.

Il nuovo edificio sarà realizzato con struttura a telaio in calcestruzzo armato in Classe Uso IV, ossia strategico ai fini di Protezione Civile.

L’intervento sarà NZeb, ossia a consumo di energia quasi zero, e oltre: l’intervento è infatti finanziato dal PNRR che impone standard prestazionali superiori ai minimi da normativa.

I lavori sono stati affidati nel pieno rispetto dei tempi imposti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Il progetto è stato eseguito utilizzando la tecnologia BIM (Building Information Modeling) secondo gli indirizzi del Sistema di Gestione Qualità ISO 9001 del GM.