Il recupero del Castello di Pitino è rientrato negli Interventi del PNC (Piano Nazionale Complementare) al PNRR per i territori colpiti dal Sisma 2009-2016.
Il complesso si configura tipologicamente come castello murato. Questo ripropone gli schemi della fortificazione romana, rafforzato da torri e comandato da una rocca, che a sua volta aveva nella torre maestra l’elemento essenziale di dominio e di difesa e con recinto a salienti e rientranti. Allo stato attuale il castello è composto dalla cinta muraria e da due nuclei, uno più antico (torre, Chiesa di Sant’Antonio Abate, ossari) e uno più recente (Chiesa Santa Maria della Pietà, canonica e locali annessi).
Le mura castellane presentano un perimetro di 400 metri lineari circa, tale mole dimostra l’importanza stessa del castello, ed una forma vagamente triangolare con la base a nord. Da qui domina il grande torrione di 24 metri e, a sud, è ubicata l’unica porta d’ingresso.
Gli antichi scritti sostengono l’ipotesi che il Castello sia stato fondato per opera del nobile settempedano Marco Petilio, nel XII secolo. Fu proprio costui quindi che diede il nome al complesso stesso e che governò la città di San Severino.
Nel 1999, il Gruppo Marche fu incaricato della progettazione delle opere di restauro e miglioramento sismico del Castello di Pitino nella sua totalità. Tuttavia, furono realizzati solamente i lavori relativi le mura castellane ad opera della Soprintendenza.
Il progetto sviluppato ad oggi prevede il completamento dell’intervento al fine della visitabilità e accessibilità del plesso. In sintesi: il miglioramento sismico della Chiesa di Santa Maria della Pietà si accompagna al consolidamento dell’apparato decorativo interno altamente degradato, in un’azione che rientra nell’ambito dell’archeologia dell’architettura; si consolidano i resti dei muri perimetrali che definiscono le sagome degli edifici annessi alla Chiesa, quasi interamente crollati; si ricostruisce uno degli edifici annessi al fine di realizzarvi l’info point di ingresso al Plesso ed i servizi igienici, ora assenti; si attua il miglioramento sismico della Chiesa di Sant’Antonio Abate al pari del restauro dell’apparato storico artistico che la caratterizza; si realizzano i percorsi esterni di collegamento tra i vari edifici che compongono il Castello, oltre alla relativa illuminazione e regimazione delle acque.
L’intero intervento avviene nel rispetto dei Criteri Ambientali Minimi e delle disposizioni del DNSH (Do Not Significan Harm – non arrecare danno significativo all’ambiente) del PNRR.
Il Progetto di restauro è stato eseguito dal Gruppo Marche interamente con tecnologia BIM, a seguito dell’esecuzione di un rilievo laser scanner 3D dell’intero plesso e che ha consentito di ricostruire fedelmente le geometrie del sito. Tutto ciò, secondo gli standard di Qualità SGQ 9001 del GM.
Restauro, rifunzionalizzazione e miglioramento sismico del Castello di Pitino a San Severino Marche (MC)
2022
Restauro
Comune di San Severino Marche (MC)
Progettazione, CSP
Progetto concluso
1.165.000 €